Nel corso della 142ma sessione plenaria del Comitato europeo delle Regioni si è svolto il Dibattito sul tema “L’iniziativa dei cittadini europei” in cui si è discusso anche del Minority Safepack, la grande petizione trasversale per garantire standard minimi di sostegno alle minoranze linguistiche. “Il Minority Safepack – ha spiegato il presidente Arno Kompatscher nel corso del proprio intervento – è un’iniziativa dei cittadini europei, che ha raccolto più di un milione di firme. L’obiettivo principale dell’iniziativa è quello di introdurre a livello europeo degli standard minimi per il sostegno delle minoranze etnico-linguistiche dei Paesi membri. È un obiettivo che rispecchia perfettamente lo spirito europeo, che deve essere quello di un’unione nella diversità, e che fa risaltare l’Unione Europea come un’unità di valori e non come un sodalizio fondato soltanto su logiche economiche. Garantire standard minimi di tutela delle minoranze va a beneficio non solo delle minoranze stesse e della preservazione della varietà culturale e linguistica che caratterizza il nostro continente, ma anche dei singoli Stati membri e dell’Europa tutta”.
Il presidente Kompatscher, nel suo intervento, ha soprattutto voluto esortare il Comitato europeo delle Regioni a sollecitare la Commissione Europea a proporre e far adottare nuova regolamentazione per rispondere alle istanze della petizione, dopo una prima reazione piuttosto blanda da parte della stessa Commissione Europea. “Le iniziative dei cittadini hanno una grande valenza e avvicinano le istituzioni europee alla vita quotidiana delle persone. Più di un milione di cittadini chiedono che l’Unione Europea si faccia ancora più portatrice delle necessità delle minoranze linguistiche.” Nel dibattito, fra gli altri, sono anche intervenuti Pedro Silva Pereira, vicepresidente del Parlamento Europeo, responsabile per la democrazia europea e l’iniziativa dei cittadini europei, e Christa Schweng, presidente del Comitato Economico Sociale Europeo.
Nell’ambito della sessione plenaria vi è stato modo anche di confrontarsi con la Commissaria Europea competente per innovazione, ricerca, cultura e gioventù, Mariya Gabriel, e con la Commissaria Europea per la coesione e le riforme, Elisa Ferreira. Il presidente Kompatscher, lo scorso novembre, aveva già avuto modo di incontrare la Commissaria Europea Ferreira in videoconferenza per parlare, tra le altre cose, di semplificazione delle regole nell’ambito dei fondi strutturali europei.
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