Problemi alla prostata: sintomi e trattamenti
Ne soffrono migliaia di uomini. I problemi alla prostata si presentano con sintomi che troppo spesso vengono ignorati o sottovalutati. Si è costretti ad alzarsi più volte nella notte per andare in bagno e spesso, nel fare pipì, si prova bruciore o una sensazione di non riuscire a svuotare la vescica. È troppo frequente lo stimolo a dovere urinare, il getto è ridotto e magari lo su fa in due tempi. È in questa situazione che la maggior parte degli uomini, soprattutto dopo i 60 anni, prenota una visita dall’urologo. Spesso si tratta di ipertrofia prostatica benigna (Ipb) o adenoma prostatico.
I segnali del Lower Urinary Tract Symptoms sono difficoltà ad iniziare la minzione, flusso ridotto, sgocciolamento terminale, minzione in più tempi, urgenza, frequenza, pollachiuria notturna (elevata frequenza di piccole quantità di urina), residuo urinario post minzionale, ritenzione urinaria, insufficienza renale, infezioni urinarie ricorrenti. Per arrivare alla diagnosi di ipertrofia prostatica (Ipb) e capirne le cause lo specialista inizia a raccogliere l’anamnesi del paziente. Il medico parte dalla valutazione legata a familiarità per malattie prostatiche o fattori di rischio per altre patologie. L’urolo procede all’esplorazione rettale e prescrive esami di primo livello come ecografia, analisi del sangue e delle urine, flussometria (procedura semplice e non invasiva che misura l’andamento del flusso di urina durante la minzione, dando informazioni sull’eventuale presenza e gravità dell’ostruzione determinata dalla prostata sull’uretra. Solo se necessario, si ricorre poi ad altri approfondimenti come esame urodinamico, uretrocistografia, uretroscopia.
Se si giunge alla diagnosi di Ipb bisogna valutare l’entità dei sintomi e quanto influiscono sulla vita della persona e quindi viene assegnata una terapia. Si va dai consigli comportamentali al trattamento farmacologico per le condizioni meno gravi. Quando poi la terapia medica non determina più benefici si deve ricorrere a procedure interventistiche standard o innovative.
Ci sono diversi farmaci come gli alfabloccanti usati in pazienti con prostate non molto voluminose ma con sintomi importanti. Poi ci sono gli inibitori delle 5-alfa-reduttasi che agiscono riducendo il volume della prostata e, quindi, il grado di ostruzione. I fitoterapici e gli integratori sembrano avere un’azione prevalentemente riduttiva delle situazioni infiammatorie (prostatiti) che spesso si accompagnano all’Ipb e questo può rendere ragione della loro efficacia nella diminuzione dei sintomi che spesso sono in grado di ottenere, per periodi di tempo variabili.
La chirurgia viene eseguita mediante procedure endoscopiche. Turp e Tuip, resezione e incisione trans-uretrale della prostata, possono essere considerate elettive per prostate di dimensioni ridotte. La Tuip, in particolare, è rivolta a giovani con ghiandole piccole nel tentativo di conservare l’eiaculazione, mentre la Turp bipolare consente la resezione di maggior tessuto prostatico per cui può essere usata anche per prostate di dimensioni medie, così come la cosiddetta Tuvp bipolare, o vaporizzazione della prostata. I laser sono di tre tipi (Olmio, Tullio e Green laser). Tutti consentono d’effettuare un’enucleazione della ghiandola, l’asportazione della parte centrale ipertrofica per via endoscopica. Consentono di trattare con successo anche prostate voluminose garantendo un’ottima guarigione della zona trattata. La chirurgia open offre ottimi risultati funzionali, ma è una procedura altamente invasiva che può però trovare indicazione in casi selezionati, ad esempio in prostate molto voluminose o quando sono presenti diverticoli vescicali di grosse dimensioni. Un intervento endoscopico ha come conseguenza quasi categorica la perdita della eiaculazione (eiaculazione retrograda), mentre non incide sulla potenza sessuale, salvo situazioni precarie preesistenti. Esistono numerose terapie di nuova introduzione, alcune ancora sperimentali, che sono state introdotte negli ultimi anni: acquablation, Rezum, Urolift, embolizzazione selettiva delle arterie prostatiche.