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La pandemia ha generato un aumento di vissuti d’ansia con crescita di attacchi di panico

Gli ultimi mesi hanno sconvolto sul piano sanitario (e non solo) il Mondo intero. Gli effetti della pandemia sono stati devastanti non solo in Italia. Oltre a quelli diretti con migliaia di decessi, si riscontrano effetti collaterali come un aumento di vissuti d’ansia con la conseguente crescita degli attacchi di panico. Si sta verificando che chi già soffriva di attacchi di panico, assiste ad un intensificarsi della sintomatologia in atto. Inoltre chi non ne ha mai sofferto prima avverte una crescita del livello d’ansia con conseguente paura e la presenza di crisi di panico. L’aumento degli attacchi di panico e mal di stomaco, è esponenziale. Vediamo insieme di cosa si tratta.

Un attacco di panico si manifesta in modi differenti: sudorazione; palpitazioni, cardiopalma o tachicardia; tremori fini o grandi scosse. Ma anche brividi o vampate di calore; dispnea o sensazione di soffocamento; intorpidimento muscolare; dolore o fastidio al petto; sensazione di asfissia; nausea o disturbi addominali; sensazioni di sbandamento, instabilità, testa leggera o senso di svenimento. E ancora paura di perdere il controllo o di impazzire; derealizzazione o depersonalizzazione; timore di morire.

La pandemia che viviamo è per la maggioranza delle persone una forte minaccia. Fa paura l’invisibilità del nemico / virus. Se a ciò si sommano le incertezze socio-economiche del futuro. Ecco trovata una fonte d’ansia e paura. La paura del contagio sono reazioni naturali e importanti per l’organismo. Concorrono ad avere un atteggiamento vigile di difesa autoprotettiva.

Ma al contempo la sensazione di allerta e di minaccia nel corso di una pandemia (che peraltro dura da mesi) è più prolungato e costante. Lo stato d’allerta è ininterrotto. Si vive un prolungato picco di tensione che non tocca mai il punto massimo per poi decrescere. L’ansia generalizzata e senza tregua genera le condizioni per una crisi di panico. Si è venuto a creare un circolo vizioso. La paura fa accrescere l’ansia e mentre l’ansia aumenta la sensazione di perdere il controllo che ne deriva aumenta. Al suo aumentare, l’attacco di panico si ingrandisce e raggiunge il suo apice.

Si può fare qualcosa contro gli attacchi di panico? Indubbiamente si. Bisogna comprendere la condizione scatenante e controllare questa sensazione. Non sempre è facile farlo da soli, spesso bisogna ricorrere ad uno specialista. Qualche piccolo consiglio! Usare ad esempio acqua fredda per lavare i polsi e le mani e toccarsi la faccia o il collo. Serve a ritornare subito nel qui ed ora e ad uscire dall’impasse che la crisi stessa può creare.

Cosa fare e come reagire nell’immediato stando in casa? Innanzitutto svuotare i polmoni. La sensazione comune è di non riuscire a prendere aria ma al contrario il problema è che i polmoni hanno ingerito molta aria e si bloccano nella fase di espirazione. Per contrastare il blocco bisogna immaginare di spegnere una candela lontana e quindi soffiare. Così la normale respirazione riprende da sé.

Altra azione utile è focalizzare l’attenzione dall’interno verso l’esterno. L’auto massaggio in alcune parti del corpo periferico come braccia e gambe, in maniera energica, aiuta a riproiettarsi verso l’esterno. Allo spostamento dell’attenzione corrisponde una diminuzione della sintomatologia.

Questi sono rimedi da “pronto soccorso psicologico” che aiutano ma bisogna effettuare prevenzione ovvero rilassarsi con tecniche di rilassamento corporeo o effettuare esercizi di respirazione durante questo periodo. Se il sintomo persiste, non bisogna perdere tempo! Bisogna consultare il medico di base.

Redazione

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