Sempre più diffusa la cultura della salute del piede: ecco cosa sapere
È sempre più diffusa la cultura della salute del piede. Alla base di igiene, cura e salute del piede ci sono alcuni importanti accorgimenti. Ecco cosa bisogna sapere. Il piede ha due archi che sostengono il corpo: l’arco mediale e l’arco trasverso . Quando l’arco mediale cede (piede piatto) si accusa dolore sotto la pianta e al tendine del muscolo tibiale-posteriore con la conseguenza di una alterazione della postura ed una accentuazione della curvatura lombare e predisposizione alla sciatica. Se è invece l’arco trasverso a cedere, il peso va sulle teste metarsali 2-3-4 con metarsalgie e/o neuroma di Morton. Tali fenomeni si possono verificare a causa dell’innaturale posizione del piede costretto a camminare su superfici non deformabili, e dunque inadatti al piede come asfalto, marmo e cemento.
Tra i problemi del piede più comuni si annovera quindi l’alluce valgo, conseguenza biomeccanica di un alterato appoggio del piede. Si eredita una lassità muscolare-tendinea che fa sì che il peso corporeo si scarichi tutto sul primo dito del piede. Giorno dopo giorno il primo dito si deforma, fino ad accavallarsi sul secondo. Chi ha l’alluce valgo presenta anche tutta la postura alterata, con problemi alle articolazioni di caviglia, ginocchio, anca e dischi intervertebrali. Non trattandosi di una problema congenito, quello dell’alluce valgo può essere risolto bloccandone l’evoluzione con un plantare. Per questo è consigliato rivolgersi ad un medico podologo specializzato. Corretta posizione del piede, uso di plantari, visite mediche, sono fondamentali per salvaguardare i piedi.
Molto importante è anche la corretta igiene. È utile fare un pediluvio serale tutti i giorni. Alla sera, quando si tolgono le calzature, eseguire una costante ginnastica al piede per conservare una buona mobilità. Indicato soprattutto per chi svolge un lavoro sedentario. Servirsi di un bravo specialista per la pulizia e il controllo delle unghie. È buona abitudine calzare due paia di scarpe al giorno, riservando al pomeriggio quelle con maggiore calzata. Così i piedi si mantengono più freschi ed la traspirazione migliora. Anche la scelta delle scarpe è molto importante infatti le scarpe più appropriate sono quelle che abbiano al massimo 5 mm di spazio tra l’estremità del dito più lungo e la punta delle scarpe. Si trovano in vendita modelli comodi a pianta larga con tomaia cedevole specifici per piedi larghi.
La calzatura che ospita il piede dev’essere confortevole non solo in lunghezza, ma anche in larghezza ed in altezza. Questo eviterà il formarsi di callosità nella parte superiore e laterale, favorirà la mobilità di deambulazione del piede e ritarderà l’invecchiamento articolare e muscolare. Controllare quando si tolgono le scarpe che non vi siano zone di arrossamento sul piede. Il piede dovrebbe preferibilmente essere supportato da un appoggio morbido o semirigido che accompagni l’andatura del piede (plantare), piuttosto che appoggiare su una superficie piatta e dura. Così si migliora il ritorno venoso e si stimola la sensibilità dei piedi. Controllare se sono presenti callosità sotto la pianta e gambe gonfie a fine giornata. Il fondo e il tacco delle calzature riflettono e condizionano la postura. Se troppo alto o troppo basso, il tacco può nuocere, come anche la suola se troppo rigida o troppo flessibile. Controllare se vi è dolore ai talloni, alle caviglie, sotto la pianta del piede ma anche alle gambe e alla colonna.
I materiali delle scarpe dovrebbero essere naturali. Infatti la pelle lascia passare l’ossigeno mediante il “fiore” e cede l’umidità. Controllare se vi è senso di bruciore, se la sudorazione è aumentata, se i piedi sono freddi e maleodoranti. Se non sussistono problemi particolari e se la calzatura è di qualità, il piede non avrà difficoltà di adattamento. Se invece il piede presenta alterazioni, dovrà essere la scarpa ad essere personalizzata grazie ad un plantare specifico, così da adattarsi al piede e garantirne la comodità.