La salute maschile passa anche da corretta alimentazione, attività fisica, stili di vita. L’ingrossamento della ghiandola prostatica è un fatto naturale e inevitabile. Pertanto sarebbe bene che tutti gli uomini seguissero pochi semplici regole che possono aiutarli almeno a ritardare e arginare la comparsa di problemi.
Per migliorare i disturbi minzionali è importante un’adeguata idratazione (due litri di acqua al giorno), così come evitare superalcolici e pranzi troppo abbondanti. Vino e birra sono ammessi con moderazione, così come gli aperitivi. Se non si beve a sufficienza, aumenta la concentrazione delle urine che crea un habitat ideale per le infezioni batteriche. Per regolarsi basta guardare il colore delle proprie urine. Se sono giallo intenso o arancioni è segno che sono troppo concentrate e bisogna bere di più. Se giallo paglierino o tendenti al bianco, invece, nessun problema, significa che stiamo assumendo la giusta dose di liquidi.
È meglio non esagerare nel consumo di tutto ciò che interferisce con gli equilibri ormonali e altera la diuresi. Attenzione quindi a spezie piccanti. Non fanno quindi bene, specie a chi già soffre di frequenti irritazioni nell’area. E a proposito d’infiammazione bisogna ricordare che intestino e prostata, per via della loro vicinanza anatomica, sono in grado d’influenzarsi in negativo quando uno dei due è “disturbato”. Stipsi cronica e diarrea possono infastidire la ghiandola, aggravando disturbi minzionali dovuti a prostatite e ipertrofia. Avere una buona puntualità del proprio intestino è quindi una strategia utile.
Per chi ha una forma ostruttiva di ipertrofia è utile schivare gli sbalzi di temperatura, in particolare il raffreddamento improvviso dovuto all’aria condizionata può aggravare la situazione e provocare una ritenzione acuta d’urina con la necessità di ricorrere al catetere per disostruire l’area.
Altro aspetto determinante sono i problemi provocati dal tabacco nell’area genitale. Infatti il fumo può causare disfunzione erettile e impotenza nei maschi. Praticare attività fisica regolarmente, anche solo una camminata di 30 minuti al giorno, è un toccasana. Gli sport con prevalente movimento delle gambe (come corsa e nuoto) hanno effetto decongestionante. Solo, per i chi soffre di prostatite, meglio limitare la bici, che favorisce microtraumi perineali che possono accentuare l’infiammazione prostatica. È meglio usare la sella con il buco centrale e pantaloncini ad hoc per chi fa attività prolungata, mentre in città va benissimo quella imbottita. Anche moto, equitazione e canottaggio sollecitano molto il pavimento pelvico e possono infiammare la prostata, per cui è consigliabile l’uso di equipaggiamenti specifici.
Non c’è alcuna controindicazione anche all’attività sessuale che non solo non è nociva, ma se praticata con regolarità e senza eccessi ha effetti benefici. L’astinenza prolungata, infatti, provoca il ristagno delle secrezioni nella ghiandola prostatica favorendone la congestione e quindi possibili infezioni e infiammazioni.
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