L’Oms consiglia di rimandare i trattamenti odontoiatrici non urgenti
L’Oms consiglia di rimandare i trattamenti odontoiatrici non urgenti, tra cui controlli, pulizia dentale e cure preventive o estetiche, per ridurre il rischio di contagio da covid-19. I trattamenti urgenti vanno invece fatti. L’Associazione Nazionale Dentisti Italiani (Andi) non condivide e critica la raccomandazione dell’Oms affermando che “lo studio dentistico è un luogo sicuro”, anche perchè gli odontoiatri italiani hanno recepito subito il documento elaborato a maggio dal Comitato Tecnico Scientifico e validato dal Ministero della Salute, con le indicazioni necessarie per la prevenzione del rischio biologico da covid-19 in Fase 2.
L’Organizzazione mondiale della Sanità spiega che tra i trattamenti urgenti ci sono quelli per le infezioni orali acute, gonfiori, infezioni sistemiche, sanguinamenti, dolore forte non trattabile con farmaci, traumi dentali e interventi richiesti prima di altre procedure urgenti. Infatti fornire trattamenti può infatti evitare che i pazienti vadano al pronto soccorso. Nel caso quindi si debba andare nello studio del dentista, andrà fatto prima dell’appuntamento uno screening da remoto o telefono, altrimenti all’arrivo nella struttura. Se il trattamento urgente è richiesto per un paziente che ha, o si sospetta che abbia, il Covid-19, va mandato nei servizi specializzati di cure dentistiche dotati delle misure apposite per tenere separati i casi di Covid-19 dagli altri.
“Ci rendiamo conto che l’appello dell’Oms riguarda in particolare quei Paesi in cui non si possono garantire le misure di precauzione e di prevenzione in atto in Italia sin dall’inizio della pandemia” dichiara il presidente dell’Andi, Carlo Ghirlanda. “Ma la situazione italiana è chiara”.