Quale ruolo avranno gli Intelligent Transport Systems nel post-emergenza Covid-19
Sono stati pubblicati i risultati dell’indagine “Gli ITS nel post-Covid”, promossa da TTS Italia con l’obiettivo di raccogliere idee, spunti e proposte sul nuovo ruolo che gli ITS (Intelligent Transport Systems) potranno avere nel sostenere la ripresa della mobilità e del settore dei trasporti nel post-emergenza Covid-19. L’indagine è stata condotta a livello nazionale e internazionale, coinvolgendo gli associati di TTS Italia, e le associazioni ITS europee e extra-europee, su due ambiti principali: gli impatti sociali e sulla mobilità e il ruolo dell’innovazione tecnologica.
Questi alcuni risultati emersi dalla survey: l’85% degli intervistati italiani e il 93% di quelli esteri ritengono che lo smart working continuerà ad essere la normalità con impatti sull’ambiente (con una riduzione delle emissioni inquinanti) e sugli spostamenti, con una diminuzione di quest’ultimi per i tragitti casa-lavoro e una conseguente rimodulazione dei momenti di picco. La quasi totalità degli intervistati prevede infatti una drastica diminuzione dell’utilizzo dei servizi di trasporto pubblico (95% italiano e 99% internazionale), a favore di un incremento del traffico privato. Interessanti i dati emersi sulla mobilità alternativa, in particolare sull’uso della bicicletta o dei monopattini: lo sostiene il 60% degli intervistati italiani contro un 20% di quelli internazionali.
Sebbene la maggior parte degli intervistati ritiene che anche i servizi di sharing mobility saranno penalizzati nei prossimi 2 anni per le difficoltà nel garantire un’adeguata sanificazione, con l’integrazione con altri servizi o all’interno di pacchetti di mobilità potrebbero rappresentare una valida alternativa al mezzo pubblico per il 70% degli intervistati italiani e il 60% di quelli internazionali. È unanime nel campione intervistato (per il 90% italiano e per il 95% internazionale) l’importanza di cogliere l’opportunità per semplificare, dematerializzare, digitalizzare e per consentire di adottare in modo diffuso modelli di mobilità veramente smart in ottica MaaS (Mobility as a Service). Per tutti gli intervistati, è quindi fondamentale avviare una massiccia digitalizzazione della mobilità per sostenere la ripresa del trasporto pubblico e la sua integrazione e interoperabilità con altri servizi, implementando su tutto il territorio di servizi di prenotazione, bigliettazione elettronica, sistemi contapasseggeri, servizi di informazione all’utenza in tempo reale, sistemi di priorità al mezzo pubblico e sistemi di gestione intelligente del traffico. Per la maggior parte degli intervistati, sarà anche importante sostenere una modernizzazione della rete dei trasporti del Paese con l’introduzione di sistemi C-ITS (Cooperative ITS) e smart roads.
“È chiaro che l’emergenza dovuta al COVD-19 ha avuto impatti devastanti sull’intero settore della mobilità: urbana, extraurbana, ferroviaria, marittima e aerea. Dalla survey emergono con forza tre grandi sfide: garantire lo spostamento sicuro dei cittadini e delle merci; trovare un nuovo equilibrio fra domanda di mobilità e offerta di trasporto, anche nell’ambito della logistica; sviluppare un approccio di sistema che metta l’innovazione tecnologica al centro” dichiara Olga Landolfi, Segretario Generale di TTS Italia.
I risultati dell’indagine sono stati condivisi e discussi durante una conferenza online, organizzata da TTS Italia, insieme alla Cabina di regia Benessere Italia della Presidenza del Consiglio, Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, Ministero per l’Innovazione Tecnologica e la Digitalizzazione, Freight Leaders Council e Comune di Verona, tutti concordi sul ruolo cruciale delle Istituzioni per il sostegno alla digitalizzazione in questa fase di ripartenza.