Salute

Il prurito: ecco come nasce

Il prurito spesso è associato ad alterazioni come arrossamento, papule, pustole, pomfi. La presenza di queste ultime è utile al dermatologo per formulare una diagnosi. Come nasce il prurito? E’ una sensazione che spinge a grattarsi e nasce dalla stimolazione di certe terminazioni nervose periferiche, le fibre C, da parte di sostanze infiammatorie, prima fra tutte l’istamina, ma anche altre come le prostaglandine» precisa Calzavara. Sostanze che, nel caso di malattie dermatologiche, vengono rilasciate proprio perché queste malattie sono sostenute da un processo infiammatorio della pelle.

Sono patologie che si chiamano dermatite atopica (o anche eczema), psoriasi, orticaria, lichen, pemfigo (il capostipite di certe malattie bollose degli anziani). Tra le problematiche ci sono la dermatite atopica, la psoriasi che si manifesta con placche biancastre che si desquamano; l’orticaria che si presenta con pomfi, e il pemfigo che invece è caratterizzato da bolle. Ma anche il lichen che colpisce soprattutto i genitali femminili.

Spesso le persone di età avanzata hanno una pelle molto secca e manifestano questo sintomo soprattutto d’inverno. L’unica terapia è ricostituire le difese della cute, soprattutto usando prodotti capaci di restituire il film lipidico di protezione che la pelle normalmente possiede. Altrimenti continui lavaggi con l’acqua possono peggiorare la situazione.

Se il sintomo prurito non trova giustificazione in una delle malattie dermatologiche, se non si risolve con emollienti cosa fare? Bisogna allora sospettare due cose. La prima è che il prurito sia legato a una malattia sistemica. La seconda è che sia un prurito essenziale, cioè senza evidenza di malattie che lo giustifichino. Potrebbe essere il primo segnale di una malattia dermatologica che non è ancora comparsa o ha vere e proprie origini psicologiche.

Il prurito può anche essere provocato da certi comportamenti sbagliati: troppe docce, troppi saponi aggressivi, indumenti sintetici inappropriati non fanno bene alla pelle. La soluzione è eliminarli. Anche i farmaci possono scatenarlo: gli antiepilettici, o antipertensivi come i betabloccanti e i calcio-antagonisti. In genere il prurito è il primo sintomo di una vera e propria allergia che può manifestarsi poi con altri sintomi. Ma ci sono anche sostanze come gli oppiacei, la marijuana e l’hashish che danno prurito perché abbassano la soglia di attivazione delle fibre, cioè le rendono più sensibili.

Rimedi anti-prurito? Nel caso di malattie sistemiche, l’intervento è su queste. Nel caso dei farmaci la parola d’ordine è sospensione. Poi ci si può aiutare con sintomatici: la colestiramina per neutralizzare i sali biliari o antistaminici, cortisonici e in qualche caso anche anestetici come la lidocaina.

Redazione

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