Cresce la voglia di fare impresa e tra i settori più redditizi c’è il turismo. I viaggiatori, infatti, si spostano durante tutto l’anno. I vacanzieri crescono sia in Italia sia all’estero. Ci sono nuovi ricchi che iniziano a viaggiare con maggiore frequenza. Così in tanti si domandano come aprire un Bed and Breakfast, sia in località di mare, sia di montagna, sia nelle città d’arte, sia in prossimità di aree termali. Chi va in vacanza sempre più spesso, infatti, abbina relax e benessere. In cima alla preferenza degli alloggi ci sono i Bed and Breakfast, così come si può leggere sul portale dedicato bedandbreakfastdisuccesso.it.
Questa tipologia struttura, di piccole dimensioni da 3 a 10 camere per gli ospiti, è a conduzione familiare. Può operare tutto l’anno e non è soggetta all’apertura della Piva. Chi investe quindi corre meno rischi ed è soggetto ad obblighi minori. Chi viaggia paga di meno rispetto all’hotel e trova un clima familiare e di grande accoglienza.
I ricavi dipendono da diversi fattori ad iniziare dal numero di camere a disposizione per gli ospiti. Ma chiaramente anche alla natura stagionale o meno, da quanti mesi all’anno la struttura è aperta e come viene reclamizzata l’attività”. “Sfruttando una strategia di marketing si ha l’opportunità di avere un afflusso di clienti costante, lavorando anche su eventuali servizi aggiuntivi che potrai vendere ai clienti per aumentare la loro spesa media” suggerisce Omar Cecchelani in un articolato post su come aprire un B&B, postato sulla guida online Bed & Breakfast di Successo.
Una volta che si dispone di una stanza ed un bagno per gli ospiti non serve aprire la partiva IVA. All’Ufficio Turistico del Comune si presenta la denuncia di inizio attività. Si indicano i prezzi praticati da affiggere, dopo essere stati vidimati dal Comune stesso, dietro la porta della camera degli ospiti. Affinché non venga richiesta la partita IVA, si deve parlare di saltuarietà di tale prestazione. Pertanto è necessaria l’interruzione dell’attività per un certo numero di giorni, anche non consecutivi che differisce su base regionale, nel corso dell’anno.
Tornando alla documentazione necessaria, la denuncia di inizio attività (Scia) si compila in carta semplice su dei moduli preposti e si presenta al Comune. Gli Enti locali applicano un diritto di istruttoria dai 150 ai 300 euro. Alla dichiarazione si allegano di norma: planimetria dell’abitazione; contratto di proprietà o affitto; copia della polizza assicurativa RC a favore dei clienti. Ci sono le pratiche gestite dalle locali A.A.P.I.T o dagli uffici turistici in relazione alla classificazione della struttura e per il monitoraggio e comunicazione degli ospiti alle autorità di Polizia. Le procedure sono regionali. Quindi bisogna consultare gli uffici regionali per avere il quadro completo di cosa fare per essere in regola.
Le stanze del bed and breakfast devono attenersi ai requisiti igienico-sanitari e di sicurezza previsti per le abitazioni: abitabilità, impianti elettrici e termici certificati, manutenzioni periodiche eseguite con regolarità. Ogni Regione stabilisce una superficie minima in base ai posti letto, che l’abitazione deve possedere e può essere richiesta la presenza di alcuni arredamenti basilari. Si rimanda alla normativa consultabile sul portale regionale laziale. Consultando bedandbreakfastdisuccesso.it si possono trovare in modo dettagliato tutte le normative e i consigli per chi deve aprire un B&B.
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