Salute

Sedazione cosciente: scongiurare la paura del dentista

Il 2019 non registra ahimè la diminuzione dell’ansia e della paura nei confronti del dentista: ecco perchè la sedazione cosciente rappresenta un validissimo aiuto per superarle. L’odontofobia, come avviene per altri tipi di terrori, è irrazionale e spesso non è generata da esperienze traumatiche passate. Si potrebbe pensare che siano poche le persone a soffrirne, ma non vi è affermazione più errata, in quanto si tratta del 70% delle persone.

Nell’odontoiatria per gli interventi di tipo chirurgico esiste l’anestesia classica dove il paziente non si accorge di nulla perchè è ridotto ad uno stato dormiente. Il rovescio della medaglia è che il soggetto in questo scenario non può essere collaborativo. Grazie invece alla sedazione cosciente il paziente resta sveglio e rilassato e può reagire ai comandi semplici impartiti dall’odontoiatra che sta operando.

Tra gli studi che applicano la tecnica della sedazione cosciente c’è lo Studio Dentistico Dottor Gola dentista a Casteggio.

Sedazione cosciente: le tipologie

La sedazione cosciente è particolarmente indicata per tutti i soggetti non collaborativi ivi compresi i bambini con età superiore a 4 anni.

Le tipologie di sedazione cosciente attualmente utilizzabili dall’odontoiatra sono essenzialmente due:

  • Sedazione inalatoria con protossido di azoto.
  • Sedazione per via endovenosa o gastrointestinale con benzodiazepine ansiolitiche.

La sedazione inalatoria avviene attraverso un apparecchio che fa respirare al paziente una miscela di N2O e ossigeno. L’effetto della sedazione è rapido e le sostanze non alterano i ritmi cardiaci e/o respiratori del soggetto. Non vi è nessun postumo fastidioso.

L’ultima tipologia è soggetta all’assunzione per via orale, oppure tramite catetere venoso di benzodiazepina. L’effetto nel primo caso si riscontra almeno dopo 20 minuti, mentre è immediata nel secondo. La risposta del paziente dipende da molti fattori che sono individuali e inoltre è possibile che si verifichi un’alterazione nei riflessi condizionati di protezione delle vie aeree e/o nella respirazione. Inoltre bisogna accertarsi che il paziente abbia recuperato completamente tutte le sue funzioni psico-motorie prima della dimissione.

Sedazione cosciente: indicazioni e vantaggi

La preparazione per il paziente, al contrario di altre tecniche anestetiche più rigide, non è particolarmente difficile nel caso della sedazione cosciente. L’odontoiatra dà indicazioni sul presentarsi a stomaco vuoto da almeno 2-3 per evitare uno spiacevole senso di nausea e conseguente vomito.

Inoltre dato che le benzodiazepine possono alterare i riflessi è meglio arrivare allo studio accompagnati da un’altra persona: mettersi alla guida di un mezzo è una scelta che può rivelarsi pericolosa.

Tra i vantaggi della sedazione cosciente vi è sicuramente l’impossibilità di vivere la seduta dal dentista come un ricordo traumatico evitando di percepire dolori insopportabili: durante l’intervento questi vengono tenuti a bada proprio dall’anestesia e l’effetto può essere continuato in fase post-operatoria grazie ai farmaci anti-infammatori.

Sedazione cosciente: quando non può essere impiegata

Sebbene la sedazione cosciente con tecnica inalatoria presenti meno complicazioni rispetto all’altra, non sempre è possibile sottoporvi il paziente. Esistono casistiche in cui è sconsigliato applicarla:

  • Impossibilità di respirare dalle narici.
  • Persone in sovrappeso affette da apena notturna.
  • Pazienti con broncopatia.
  • Donne all’inizio della gravidanza.
  • Soggetti allergici alle benzodiazepine.

L’odontoiatra deve quindi avere un colloquio molto attento e preciso con il paziente per capirne la storia clinica e per appurare se già si sottopone a terapie farmacologiche regolari.

Quindi ci si può recare dal dentista in assoluta tranquillità grazie a questi nuovi accorgimenti in campo medico.

SP

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