Alimentazione

Le verdure amare migliorano la vita: ecco perché

Le verdure amare si conquistano la notorietà anche grazie alla mappa palatale “Ama l’amaro” elaborata dalla palatologa Niki Segnit. L’obiettivo è di ispirare consumatori, bartender e chef affinché prendano in considerazione gli ingredienti amari e le innumerevoli possibilità di combinarli in modo creativo. Ingredienti ricchi di nutrienti.

Scarola, cicoria, rucola, cavoletti di Bruxelles, carciofi, radicchio. Queste sono tra le verdure amare ma che migliorano la digestione. Rappresentano una buona fonte di vitamine, proteggono il fegato, disintossicano e regolano l’appetito. Le proprietà sono state ribadite da un recente studio pubblicato sulla rivista Nutrients che ha passato al setaccio le verdure appartenenti alla famiglia delle Crucifere. “Un tempo il sapore amaro era considerato un veleno e veniva evitato, per questo ancora oggi la maggior parte delle persone ama il dolce” spiega Manon Khazrai, docente di Scienze dell’Alimentazione e della Nutrizione Umana, Università Campus Bio-Medico di Roma. Ma questi alimenti sono i più ricchi di sostanze bioattive preziose per la salute.

Le crucifere, in particolare i cavoli di colore viola, sono ricchi anche di composti fenolici, tra cui la quercitina, un potente antiossidante, in grado di proteggere in maniera efficace dalle malattie cardiovascolari. Per sfruttare al massimo il contenuto vitaminico delle verdure amare, bisogna scegliere una cottura dolce. La più adatta è quella a vapore o una leggera scottata con un po’ di olio e un cucchiaio di acqua facendo in modo che ne rimanga sempre una minima quantità. Ottimo anche il consumo a crudo sotto forma di succhi meglio se preparati con la centrifuga per salvare anche le fibre magari con l’aggiunta di un succo di frutta per smorzare l’amaro.