Le tasse sono un tema di forte attualità per tutti in Italia. Semplici cittadini, imprenditori devono fare i conti con una pressione fiscale elevata complici una serie di imposte come l’Irpef. Questa è una delle più odiose in quanto colpisce tutti i lavoratori in percentuale al loro reddito. In tanti si chiedono come pagare meno Irpef nel pieno rispetto della legalità e senza ricorrere a stratagemmi. La risposta si trova sul web su portali tematici come Pagare Meno Tasse.
Omar Cecchelani sottolinea sul portale che “più le società si sono civilizzate, più sono aumentati i servizi pubblici offerti e maggiore è stato il carico fiscale imposto”. Tutto questo sino ad arrivare a “paesi come il nostro in cui, alcuni cittadini, sono costretti a pagare ben oltre il 50% di quello che guadagnano”.
La cosa è “assurda”. Spesso ciò induce i contribuenti a cercare dei metodi alternativi per mettersi in salvo. “E’ davvero impensabile dover spartire la metà dei propri ricavi – si legge su pagaremenotasse.com – con uno Stato che troppo spesso non fà nemmeno il proprio dovere”.
“Ogni anno lavoriamo almeno fino a giugno per un socio occulto, lo Stato, col suo “carrozzone” che si porta dietro. L’ormai famoso Tax Freedom Day – afferma Cecchelani – ovvero il primo giorno in cui ogni anno si smette di lavorare per lo Stato e si comincia virtualmente a guadagnare per se stessi, si sposta sempre più in avanti”. L’Italia rappresenta un’anomalia. In media in una Nazione industrializzata, un cittadino passa dal 25% al 35% della propria vita a lavorare solo per pagare le tasse. Ciò vuol dire che in ogni giorno lavorativo, almeno tre ore sono dedicate a produrre soldi da “concedere gentilmente” allo Stato.
“Una pressione fiscale di questo genere, quasi unica in Europa, spinge molte persone a cercare dei rimedi per difendersi da questa situazione e, la cosa più grave, è che spesso questi stratagemmi sono al limite della legalità o addirittura illegali. Evasione ed elusione fiscale stanno aumentando progressivamente costringendo lo Stato ad aumentare ogni anno il carico fiscale incentivando maggiormente i furbetti. Il classico esempio del gatto che si morde la coda”. E’ la situazione italiana attuale. Ma c’è però “un certo spiraglio per poter incidere notevolmente su quanto ogni anno ci tocca pagare, sia per quanto riguarda le imposte dirette che le imposte indirette” afferma la guida.
Le imposte dirette sono quelle che colpiscono direttamente la ricchezza, già esistente (il patrimonio) o nel momento in cui si produce (il reddito). Sono IRPEF (Imposta sul Reddito delle Persone Fisiche), IRES (Imposta sul Reddito delle Società), IRAP (Imposta Regionale sulle Attività Produttive). Le imposte indirette sono quelle che colpiscono indirettamente la ricchezza, nel momento in cui viene spesa: IVA (Imposta sul valore aggiunto) e l’imposta di Registro. Facendosi seguire da un bravo commercialista e leggendo i consigli pratici presenti gratuitamente sul portale è possibile realmente risparmiare. Vi auguriamo un buon approfondimento e naturalmente di riuscire a risparmiare sulle tasse.
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