Il mistero di Santa Rosalia a Delia
“Delia e Santa Rosalia – Tra devozione, culto e marchesato Lucchese”. E’ il titolo del libro di Paolo Busub che sarà presentato martedì 3 settembre, alle ore 20,00, presso l’aula consiliare del palazzo municipale di Delia. Il libro, che ha ricevuto il patrocinio del Comune e dall’Associazione SiciliaAntica, è una vera chicca per i cultori del genere religioso e per gli amanti di storia locale, che nel testo, oltre a tante notizie, molte inedite, vi troveranno anche un avvincente alone di mistero.
Si tratta di un testo agile e godibile che riesce ad appassionare ed incuriosire il lettore, dalla prima all’ultima pagina.
“La storia della Patrona di Delia – scrive l’autore del libro – da quanto emerso dallo studio, si presenta come un caso unico nella storia religiosa della diocesi nissena e, probabilmente, non ha riscontro nemmeno in ambito regionale”. Sono tante le domande che i cittadini e gli storici locali si sono poste nel corso degli anni. Tra queste, la più importante, perchè Santa Rosalia è la patrona di Delia? Quando nasce il suo culto? Da dove è stato estratto il pezzetto d’osso, reliquia della Santuzza, e chi la donò alla chiesa Madre? Perchè a partire dalla seconda metà dell’800 e fino al 1996 la santa non è stata più festeggiata? A cosa fu dovuto questo vuoto devozionale? Qual’è stato il ruolo dei gesuiti nella diffusione del culto di Santa Rosalia?
L’autore, che è anche l’attuale presidente della sede locale di SiciliaAntica, appassionato di storia locale e di archeologia, grazie ad alcuni ritrovamenti tra cui La Bolla di adorazione della Reliquia di Santa Rosalia, è riuscito a ricostruire i fatti conosciuti fino ad oggi, confermandone alcuni e mettendone, per la prima volta, in luce altri.
“La narrazione di Busub – ha commentato il sindaco Gianfilippo Bancheri – è avvincente e riesce a fornire delle risposte a molti quesiti anche se altri restano ancora avvolti dal mistero. Ci piace comunque sapere come all’interno di alcuni eventi drammatici della storia della Sicilia del Seicento, l’autore abbia evidenziato che Delia, una piccola cittadina, si sia trovata indirettamente nel centro di quel mondo antico in grado di attirare la curiosità dei massimi rappresentanti del potere di allora”.
Per la prima volta, oggetti sacri dedicati alla Santa e custoditi nella chiesa Madre come il reliquiario d’argento, l’altare, il dipinto e la cappella, sono stati oggetto di una attenta analisi scientifica, rivelandone particolari fino ad oggi sconosciuti. Un capitolo a parte è stato dedicato alla nobiltà di Delia passando dalla famiglia Lucchese ai Gravina di Palagonia.
Oltre al Sindaco di Delia e all’assessora Piera Alaimo, è prevista la presenza di Daniela Vullo, soprintendente di Caltanissetta e Simona Modeo, presidente regionale di SiciliAntica. Dopo una breve introduzione da parte del parroco della Madrice, don Carmelo Carvello, ci sarà la presentazione del libro da parte del professore Luigi Bontà, esperto di storia sociale e religiosa della diocesi nissena. “Questo volume si distingue anche per le tante collaborazioni da parte di diversi esperti coinvolti dall’autore – ha infine detto Busub, un coinvolgimento che ha apportato un arricchimento dei contenuti del testo”.