Addio a Carlo Delle Piane: Pupi Avati riuscì a esaltarne le doti drammatiche
Addio a Carlo Delle Piane. Ad 83 anni è morto il noto attore. Ne dà notizia la moglie, Anna Crispino. L’artista aveva da poco festeggiato i 70 anni di carriera. Aveva lavorato con alcuni dei più importanti registi e attori, ricordando i molteplici successi al fianco di Alberto Sordi, Aldo Fabrizi, Totò, De Sica e molti altri ancora, sino al fortunatissimo decennio con Pupi Avati.
Carlo Delle Piane era nato a Roma nella centralissima piazza Campo de’ Fiori il 2 febbraio del 1936: Era il secondo dei tre figli di Francesco Delle Piane, un sarto originario di Casoli di Atri, frazione di Atri (in provincia di Teramo), e di Olga Rossi, una casalinga romana.
Il debutto nel mondo dello spettacolo avvenne da giovanissimo. Appena dodicenne fu scelto da Vittorio De Sica e Duilio Coletti per interpretare Garoffi nel film “Cuore”. La selezione avvenne nel corso di una serie di provini nelle scuole della Capitale. Nel 1950 venne chiamato per il suo secondo film: “Domani è troppo tardi” diretto dal regista francese Léonide Moguy. A quel punto era diventato un volto noto del nuovo cinema e nel 1951 Steno e Mario Monicelli gli affidarono una parte al fianco di Aldo Fabrizi e Totò in “Guardie e ladri”.
Nel 1954 nel film “Un americano a Roma” veste i panni di Romolo Pellacchioni detto “Cicalone”, l’amico di Nando Mericoni, interpretato da Alberto Sordi. Dopo un brutto incidente in auto nel 1973 che lo tenne in coma per più di un mese, riprese a lavorare anche grazie all’intuizione di Pupi Avati, che riuscì a esaltarne le doti drammatiche nel film “Tutti defunti… tranne i morti”. Con lo stesso regista ottenne grande successo in “Regalo di Natale” e “La rivincita di Natale”. Fra i numerosi riconoscimenti, la Coppa Volpi (1986) , il Nastro d’argento, il Globo d’oro e il Premio Pasinetti (nel 1986).
Nel 1997 diresse il suo unico film da regista, “Ti amo Maria”, nel quale recitò anche come attore, mentre nel 2006 incise il disco “Bambini”, scritto da Massimo Bizzarri e Giuseppe Marcucci. Ha lavorato, come autore e attore, anche in teatro. Ancora provato dall’emorragia cerebrale che lo ha colpito nel gennaio 2015 e che lo aveva portato fino al coma, aveva festeggiato con l’amorevole moglie, la cantante Anna Crispino, i 70 anni di carriera lo scorso anno alla mostra del cinema di Pesaro. 110 film all’attivo, di cui una quindicina sotto la direzione del suo grande amico Pupi Avati.