Attualità

Seamen Milano vincitori del Jhonny Colombo Trophy

Per i Seamen Milano è stata la sesta finale e il quinto scudetto in sette anni. La squadra ha conquistato il tricolore per la terza volta consecutiva. I meneghini hanno alzato al cielo il Jhonny Colombo Trophy, il riconoscimento che va ai vincitori del campionato italiano di football americano. Si sono imposti per 62-28 sui Guelfi Firenze in uno Stadio Brera di Sesto San Giovanni tutto esaurito per la trentanovesima edizione dell’Italian Bowl, la finalissima del torneo di Prima Divisione FIDAF.

La vittoria dei Seamen Milano è stata meritata grazie al grande lavoro del collettivo guidato da un grande QB, l’americano Luke Zahradka, premiato anche come MVP (miglior giocatore della partita) grazie ad una prestazione maiuscola. Ben 17 lanci completati su 19 (pari all’89% di completi, cifra stratosferica in questo sport) per un guadagno di 349 yard e 4 lanci in touchdown oltre a 3 corse per altre 51 yards. La sua precisione accompagnata alla lunghezza dei lanci (da 53 yard il più lungo ma parecchi ben oltre le 10) ha fatto la differenza a fine serata.

Il punteggio non riflette l’andamento della gara

Infatti i toscani hanno regalato al pubblico delle splendide giocate e sono stati in partita almeno fino alla fine del terzo quarto di gioco chiusosi sul 41-28 per i milanesi. Un punteggio ancora recuperabile per i Guelfi se non fosse stato per un fumble nel primo possesso dell’ultimo periodo. Una palla persa che ha poi permesso il TD pass su Fiammenghi a 9’51’’ dal termine, marcatura che a sua volta ha portato il punteggio sul 48 a 28 per i Seamen. A quel punto i Viola sono crollati psicologicamente ancor più che fisicamente ed i campioni in carica hanno poi realizzato altre due mete.

La forza e la debolezza del team toscano ha un nome: Silas Nacita. Un americano impiegato per tutta la partita sia in difesa come defensive back sia soprattutto in attacco, dove si è alternato nei ruoli di QB e runner ed in qualche azione pure come ricevitore e Kicker. Grande prestazione la sua: 27 corse per 178 yard (6,6 di media a portata) e 17 su 29 nei passaggi (62% di completi) per 241 yard ed un td pass più 3 touchdown ed un extra point realizzati su corsa. In pratica a lui si devono 419 su 493 yard di total offence e 20 punti su 28 dell’attacco gigliato. Dietro di lui purtroppo una rosa di giocatori bravi e volenterosi ma troppo corta, tanto da costringere anche alcuni suoi compagni italiani a giocare sia in attacco sia in difesa per tutta la partita. I Seamen invece, dietro a Zahradka, hanno un collettivo ben assortito che gli ha permesso di segnare almeno un field goal in tutti i possessi di palla che hanno avuto e di tenersi lo scudetto cucito sulle maglie.

Redazione

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