Rapporto tra bambini e schermi digitali: è allarme
L’Organizzazione mondiale della Sanità lancia l’allarme sul rapporto tra bambini e schermi digitali. Infatti troppe ore davanti ai display influiscono in modo negativo sulla salute dei piccoli.
Tablet, smartphone, notebook, televisori e tutti i dispositivi digitali dotati di schermo sono diventati una costante nella vita da tutti. Fissare tutto il giorno la luminosità degli schermi, in particolare nelle ore notturne, non è positivo per la salute. Ciò vale sia per gli adulti sia per i bambini.
L’Oms lancia l’allarme su una cattiva gestione del rapporto tra schermi e bambini
I bimbi al di sotto dei 5 anni non possono passare ore di fronte al telefono o alla tv, in particolare quando si trovano sul passeggino. I bambini devono dormire il numero corretto di ore. Hanno necessità di fare un minimo di attività fisica. Si tratta di accortezze che permettono di crescere più sani ed evitare il problema dell’obesità. I medici evidenziano come l’infanzia rappresenta un periodo di sviluppo piuttosto rapido. Se non gestito in modo corretto può avere un impatto negativo sulla salute del bambino.
Il rapporto tra i bambini e gli schermi dovrebbe essere gestito con rigore
Infatti consentirgli di trascorrere troppo ore davanti ai dispositivi li affatica. Inoltre favorisce la sedentarietà e ciò incide in modo negativo sulla loro salute. Quindi l’Oms rimarca come minori attorno ai 2 anni non dovrebbero mai rimanere esposti passivamente davanti ad uno schermo più di un’ora al giorno.
I bambini non hanno la resistenza degli adulti
Il sonno è centrale per l’equilibrio psicofisico. Farli stare svegli oltre il dovuto è assolutamente da evitare. Sino ai 3 mesi i piccoli devono dormire almeno 14-17 ore al giorno e tra 12-16 ore dai 4 mesi al primo anno di età. Oltre 1 anno le ore di sonno passano scendono a 11-14 fino ad arrivare a 10-13 per i bambini di 3 e 4 anni.
I bambini devono poi praticare un minimo di attività fisica
Quelli con meno di un anno che ancora non camminano devono essere sollecitati più volte al giorno, ad esempio con mezz’ora di gioco sul ventre. A partire dai 12 mesi di età in poi l’attività fisica deve superare le 3 ore al giorno. Tra i 3 e i 4 anni si aggiunge anche un’ora di movimento moderamente vigoroso. Gli esperti sottolineano poi come imparare i giusti concetti e abitudini in età infantile e nell’adolescenza porta a seguire uno stile di vita corretto anche in età adulta.