I cibi senza lattosio sono sempre più presenti sulle tavole degli italiani. Questo perché l’intolleranza al lattosio si è diffusa sempre di più. Tra i soggetti intolleranti al lattosio ci sono non solo gli adulti ma anche i bambini. Sfogliano nonnapaperina.it, portale tematico su intolleranze alimentari, buona cucina e sana alimentazione, si scopre come esistono tantissimi cibi senza lattosio.
Facciamo un passo indietro. Innanzitutto specificando che il lattosio è uno zucchero. Appartiene al disaccaride, il prodotto dell’unione tra due zuccheri semplici, il galattosio e il glucosio. Esso si trova nel latte e nei suoi derivati. Ma è contenuto anche in molti altri alimenti. Bisogna fare distinzione tra allergia al latte e intolleranza al lattosio.
Nel caso dell’allergia al latte di norma si riscontra da piccoli. E’ una forma allergica che porta il corpo a produrre anticorpi contro le proteine (caseine) contenute nel latte. Ogni volta che il soggetto allergico ingerisce latte o derivati accusa reazioni allergiche di diversa gravità.
Invece l’intolleranza al lattosio riguarda perlopiù adulti o anziani. A determinarla è l’assenza della lattasi. Questo enzima scinde lo zucchero presente nel latte o nei latticini e favorisce la digestione. La reazione è commisurata alla quantità di lattosio ingerito.
Una persona intollerante al lattosio non deve consumare il latte e i suoi derivati. Da evitare sono i formaggi freschi ma non tutti. Ad esempio il Parmigiano Reggiano e altri formaggi stagionati, possono essere consumati dopo stagionatura di 36 mesi.
La food specialist Tiziana Colombo invita gli intolleranti al lattosio ad essere positivi e propone sul portale Nonna Paperina tante soluzioni alimentare ad iniziare dal latte di cocco a quello di avena o di kamut. Si può anche consumare latte di mandorla o di farro, di riso o di miglio. “Il calcio e le altre importanti sostanze contenute nel latte si ritrovano anche in tanti altri cibi” sottolinea la Colombo.
In presenza di intolleranza a questo zucchero tipico del latte, bisogna consumare solo alimenti senza lattosio. Oltre che nel latte, le concentrazioni maggiori di lattosio si trovano nello yogurt e nei latti fermentati, nei gelati, nei formaggi molli e nel burro.
Ma il lattosio contenuto nei prodotti di latte acido è di norma ben tollerato. La persona intollerante può mangiare formaggi a pasta dura. Questi in effetti sono poveri di questo zucchero. Alcuni tollerano anche lo yogurt. Ma è sempre bene rivolgersi ad uno specialista per avere un quadro personalizzato. Infatti la tolleranza al lattosio è variabile e fa riferimento alla singola persona.
La gravità dell’intolleranza è proporzionale al deficit di lattasi. Se una persona tollera senza alcun problema una tazza di latte al giorno, può in ogni caso lamentare i sintomi dell’intolleranza al lattosio quando ne consuma grandi quantità. Alcune persone intolleranti al lattosio non hanno problemi con lo yogurt, alcune tollerano i formaggi a pasta dura. Ci sono persone che devono eliminare totalmente il lattosio. A questa categoria appartengono i soggetti affetti da intolleranza al lattosio primaria, dovuta ad un difetto congenito di lattasi e per questo presente sin dalla nascita.
Gli individui fortemente intolleranti devono prestare particolare attenzione alle fonti alimentari nascoste. Infatti lo zucchero viene addizionato come eccipiente a farmaci ed integratori vari. Si trova anche in quantità minime nel pane e in altri prodotti da forno. Inoltre nei cereali trasformati, come i corn flakes per la prima colazione, nei condimenti per insalate, nei preparati per frittelle, biscotti e dolci.
Il latte di soia non contiene lattosio. Ma per la presenza di altri zuccheri tipici dei legumi (lo stachiosio) potrebbe riprodurre i sintomi di un’intolleranza al lattosio. Come fare quindi? Bisogna leggere con attenzione la composizione degli alimenti riportata sulle etichette. Devono essere assenti latte e lattosio, siero, caglio e sottoprodotti del latte. Se uno di questi ingredienti appare in etichetta significa che il prodotto contiene lattosio e potrebbe essere controindicato.
Se la persona intollerante vuole consumare in alcuni casi alimenti ricchi di lattosio, può assumere nello stesso pasto preparati enzimatici a base di lattasi, come palliativo. Gli intolleranti, per assumere comunque il calcio, può bere il latte delattosato (se ben tollerato) ed aumentare il consumo di vegetali ricchi in calcio biodisponibile (cime di rapa, legumi, broccoli e cavoli). Anche il pesce e le noci sono ottime fonti di calcio.
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