Qualità dell’aria nel bacino padano: tutte le misure
La salute umana dipende anche dalla “qualità dell’aria” che “va oltre i confini amministrativi e travalica ogni differenza di colore politico”. “La salute dei cittadini e la tutela dell’ambiente sono delle priorità nella sfida delle Regioni del Bacino Padano per un’aria più pulita”. Ad affermarlo gli assessori regionali all’Ambiente delle quattro Regioni interessate dalla procedura di infrazione comunitaria sugli sforamenti dei limiti delle polveri sottili.
“Entro il 2020 l’obiettivo è armonizzare e rendere omogenee le norme e le misure applicate in un territorio che da solo produce il 50% del Pil nazionale e dove vivono 23 milioni di persone”. Così Raffaele Cattaneo (Lombardia), Gianpaolo Bottacin (Veneto), Paola Gazzolo (Emilia-Romagna) e Alberto Valmaggia (Piemonte).
“Già a luglio abbiamo incontrato il ministro all’Ambiente, Costa, per ribadire la volontà di continuare l’impegno condiviso negli ultimi anni anche con il Governo nazionale, suggellato dalla firma a Bologna dell’Accordo di Bacino Padano nel giugno del 2017”. Per gli assessori si tratta di “un’intesa al rialzo, con norme condivise, sfidanti e ambiziose, abbinata ad un pacchetto di 16 milioni di euro per ridurre le emissioni delle attività agricole, zootecniche e favorire la rottamazione dei mezzi più inquinanti”.
“Ora serve continuare con grande serietà e senso di responsabilità l’impegno verso un modello di sviluppo sempre più sostenibile a cui tutto il mondo sta guardando, come indica l’Agenda 2030 dell’Onu. Per riuscirci, è fondamentale la collaborazione dei cittadini: ciascuno, con i propri comportamenti quotidiani, può fornire un grande contributo per il futuro delle nostre comunità. Nessuno deve sentirsi escluso: la salute, la qualità della vita e dell’ambiente dipendono dalle scelte di ciascuno di noi”.