Salute

Disturbi della bocca: cosa c’è da sapere

Tra i disturbi della bocca l’afte è uno dei problemi più frequenti che colpisce le mucose orali. C’è anche chi si ritrova spesso senza saliva, tanto da fare fatica a parlare o chi non appena si mette a tavola accusa un dolore acuto, sotto la lingua.

Disturbi della bocca: le afte

Lievi abrasioni di pochi millimetri o più ampie e profonde, di colore biancastro e circondate da un alone rosso, disseminate su palato o pareti interne delle guance, lingua e/o alla base delle gengive. Si manifestano così le afte, ulcerazioni dolorosissime delle mucose. Non sono contagiose e guariscono spontaneamente. Per alleviare dolore e bruciore si può però ricorrere a gel a base di acido ialuronico, nel caso associati ad un blando anestetico, da applicare prima di mangiare, che creano una sorta di pellicola protettiva. Se le lesioni sono molto profonde, invece, il medico può decidere di prescrivere anche toccature con soluzioni a base di cortisone o di acido retinoico che accelerano la guarigione. Quest’ultime sono però controindicate nei bambini e nelle donne in età fertile.

Curare l’igiene orale

I denti vanno regolarmente puliti con uno spazzolino a setole morbide. Dopo i pasti è utile effettuare sciacqui con un collutorio a base di clorexidina. Questo abbatte la quota di germi cattivi presenti in bocca, evitando che possano infettare le afte. Meglio evitare i cibi caldi, acidi, come le spremute di agrumi, quelli piccanti o alimenti duri e che si sbriciolano in bocca, come i crackers. Utile, invece, bere di più, soprattutto acqua.

In molti casi sono sufficienti alcuni esami del sangue (anticorpi antitransglutaminasi) per fare chiarezza e, se la diagnosi di celiachia è confermata, le cure sono di natura dietetica perché consistono nell’eliminazione dei cibi che contengono le farine proibite.

Disturbi della bocca: le micosi

La bocca è colonizzata dalla flora orale, un micro esercito di batteri tra cui i preziosi lactobacilli. Il loro equilibrio è uno scudo naturale contro le aggressioni esterne. Usare alcolici e il fumo, ma anche le cure antibiotiche o le malattie, possono però mandarne in tilt la composizione e all’interno del microbiota può prendere il sopravvento la candida albicans, responsabile di un’infezione del cavo orale, chiamato mughetto.

La micosi si manifesta con chiazzette bianche localizzate sulle pareti interne delle guance che hanno una consistenza simile a quella del latte cagliato e che spiccano nette sui tessuti sottostanti. Sulla lingua e sul palato può formarsi anche una sottile patina biancastra. Per prevenire l’infezione negli adulti, è utile assumere probiotici ogni qualvolta si effettua una cura antibiotica, evitare il fumo e ridurre il consumo di alcolici.

Se la candidosi prende comunque il via, la diagnosi è clinica, ma nei casi dubbi, può essere effettuato un test che analizza un piccolo campione prelevato dalle chiazzette bianche. Le cure per risolvere l’infezione non mancano. Si va dagli sciacqui con soluzioni a base di antimicotici (prescritti dal medico) che, nei casi più seri, possono anche essere deglutite. Se l’infezione colpisce un bambino, invece, l’antimicotico va utilizzato solo per effettuare toccature sulle lesioni.

Come produrre più saliva

Avere poca saliva e trovarsi a bocca asciutta. Capita se si è in ansia o particolarmente tesi, ma una volta ritrovata la calma, la salivazione si riattiva normalmente. Diversa la situazione se la sensazione di bocca secca è continua.

Le colpe a volte sono legate all’uso di farmaci come gli antidepressivi. Riservano questo effetto collaterale o avere il naso chiuso per un raffreddore o il russare durante la notte. Si respira a bocca aperta e il cavo orale si asciuga.

La secchezza delle fauci, però, può essere la spia di altre malattie come il diabete di tipo 2 e la sindrome dell’occhio secco. Se se ne soffre cronicamente, il consiglio è quello di parlarne con il proprio medico. Ripristinare una corretta produzione di saliva è fondamentale. Infatti il liquido ha un potere disinfettante. Contiene lisozima, sostanza con azione antibatterica. Quindi agisce da detergente naturale e per di più facilita la digestione ed esserne a corto può aprire la strada a disturbi di denti, gengive e mucose.

Anche se non ci sono malattie che ne giustificano la riduzione. E’ importante evitare di rimanere a bocca asciutta. I trucchi per riuscirci: masticare un chewing gum o una caramella senza zucchero, ridurre l’assunzione di tè e caffè e di alcolici, bere frequentemente qualche sorso d’acqua o tenere in bocca un cubetto di ghiaccio, per idratare le mucose.