L’Ufficio per la tutela dei minori e l’inclusione sociale della Provincia ha realizzato il progetto progetto sul sostegno familiare precoce. Si tratta di un sistema di interventi con finalità preventiva. E’ mirante ad appoggiare e sostenere i bambini fino a 3 anni e le loro famiglie. L’obiettivo è quello di incrementare le possibilità di sviluppo del bambino sotto il profilo fisico e psicosociale.
“Il sostegno familiare precoce – dichiara l’assessore Martha Stocker – è costituito da offerte volontarie rivolte in primo luogo a giovani coppie”. Si tratta di famiglie che hanno appena avuto un figlio e che a causa di varie problematiche hanno bisogno di consulenza e di sostegno. “Al centro del sostegno vi è una proficua relazione tra i genitori ed i figli ed una crescita sana della prole”. Infatti, è proprio nei primi anni di vita che vengono poste le basi per lo sviluppo psico-emozionale, ma anche per la salute fisica del bambino.
Christa Ladurer del Forum prevenzione segue il progetto su incarico della Ripartizione politiche sociali. Secondo lei “l’obiettivo è quello di sostenere i giovani genitori in maniera semplice e rapida aiutandoli ad avviare la vita della loro nuova famiglia con offerte basate sulle esigenze dei singoli nuclei”. Le misure di sostegno precoce sono orientate alla condizione di vita della singola famiglia.
Nella pianificazione e nella messa in atto degli interventi, il lavoro in rete dei diversi operatori professionali e dei diversi enti coinvolti riveste un ruolo di particolare importanza. Infatti solo mediante una stretta collaborazione tra tutti gli attori in gioco è possibile offrire ai bambini e alle famiglie quel sostegno precoce che richiedono e di cui hanno bisogno.
Anche il contesto sociale in cui la famiglia è inserita risulta determinante per le possibilità di sviluppo del bambino. Per questo nell’ambito del progetto trova spazio anche l’impegno per il miglioramento dei fattori strutturali e dell’ambiente di vita. L’obiettivo è quello di offrire un ambiente favorevole a tutti i bambini nei primi anni della loro vita.
Il progetto pilota è in fase di realizzazione presso due distretti sanitari altoatesini. E’ collegato al percorso nascita per l’assistenza nelle varie fasi che vanno dalla gravidanza sino al primo anno di vita. Sandra Girardi, responsabile del progetto “percorso nascita” afferma che “in questo modo viene realizzata un’assistenza qualitativamente elevata a livello provinciale per le donne ed i loro figli durante e dopo la nascita”. L’obiettivo è di estendere l’esperienza del sostegno familiare precoce a tutto il territorio provinciale. Sono già state create le premesse per la realizzazione del “percorso nascita” nei 4 Comprensori sanitari provinciali.
Il gruppo di lavoro ha fatto riferimento anche al modello attuato nella vicina provincia di Trento. Si basa sull’assistenza sul territorio prima e durante la nascita da parte delle ostetriche. E’ già stato ampliato a Bolzano, Bressanone, Vipiteno ed in parte anche a Merano. Il gruppo di lavoro è composto da Hubert Messner, ed primario di neonatologia a Bolzano, Martin Steinkasserer, primario di ginecologia e nell’ospedale di Brunico, Harald Frena, operatore infermieristico per l’assistenza sul territorio ed Emanuela Pattis, operatrice infermieristica del Comprensorio sanitario di Bressanone.
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