Uno dei fastidi peggiori, soprattutto in estate, è legato alla sudorazione eccessiva del viso. Si tratta dell’iperidrosi, una secrezione di sudore superiore ai 100 mg di sudore per cm2 al minuto. Implica un eccesso di sudorazione che provoca disagio e una serie di difficoltà nella vita giornaliera.
L’iperidrosi può essere focale. Si intende un’elevata produzione di sudore, limitata in una area-circoscritta della pelle. Può verificarsi sui palmi delle mani, sulle piante dei piedi o alle ascelle. Poi c’è l’iperidrosi generalizzata. E’ la sudorazione eccessiva che coinvolge più regioni o aree corporee.
In riferimento all´iperidrosi primaria o idiopatica, non vi sono cause specifiche che determinano la sudorazione eccessiva. Si presume che il centro dell´ipotalamo possa essere piuttosto sensibile a queste zone del corpo. Reagendo a determinati stimoli fa produrre sudore, anche senza l´effettivo bisogno di una termoregolazione. Spesso l´iperidrosi é solo il primo sintomo evidente di una malattia preesistente. In questi casi, si parla di iperidrosi secondaria.
Tra i possibili fattori ci sono disturbi fisiologici interni come obesità, infezioni, neoplasie maligne, disfunzioni della tiroide, diabete mellito, altre malattie endocrine. Possono anche esserci disturbi neurologici, che irritano il cervello o parte del sistema nervoso autonomo o lesioni al cranio o al midollo spinale. Tra le altre cause: droghe, farmaci, psicofarmaci, alcuni beta-bloccanti, calore, cibo (caffè, cibi piccanti, cioccolato). Inoltre tra le cause anche il consumo di qualsiasi alimento che metta in moto gli stimoli gustativi quali degustare, succhiare, masticare, mordere. Originano soprattutto una sudorazione eccessiva limitata a viso e collo.
L’unico sintomo associato all’iperidrosi, che può ostacolare talvolta la vita relazionale, è rappresentato dall’aumento di sudorazione. Talvolta la sudorazione può essere maleodorante o può tingere i vestiti con chiazze gialle ed aloni di sudore cromoidrosi. Vanno effettuate indagini per escludere le forme secondarie di iperidrosi, che si possono eliminare risolvendo la patologia alla base.
Per quanto concerne l’iperidrosi primaria, i due test principali per la diagnosi sono: il Paper test, che utilizza una carta assorbente speciale che viene prima pesata e poi applicata sulla zona affetta da iperidrosi e qui lasciata per 5 minuti. In seguito, la carta assorbente viene di nuovo pesata e la differenza tra questo peso e quello iniziale della carta viene convertito in mg. Questo peso rappresenta la quantità di sudore prodotta e assorbita dalla carta nei 5 minuti di applicazione.
Il test si considera positivo quando la carta viene a pesare più di 100 mg. Il secondo test, la prova amido-iodio, consiste in una soluzione di iodio che si applica sulla zona sudata dopo averla asciugata. Dopo l’essiccazione, la zona viene cosparsa con polvere di amido e diventa di colore blu scuro-nero se è intensamente sudata. Questo test aiuta ad identificarne la localizzazione e quindi le aree di maggiore produzione.
Per trattare l’iperidrosi vengono prescritti preparati contenenti cloruro di alluminio. L’efficacia terapeutica è limitata nei casi meno gravi e nella sudorazione ascellare e del tronco. Il preparato va applicato la sera con un batuffolo e risciacquato la mattina seguente. Un trattamento nuovo consiste nell’iniezione della tossina del botulino. Si tratta della tossina del batterio Clostridium Botulinum, che provoca un blocco a livello delle sinapsi. La terapia richiede una sola seduta ed è eseguita ambulatorialmente. Consiste nell’iniettare la tossina sottocute con un ago sottilissimo, eventualmente in anestesia locale. Spesso vengono somministrati farmaci psicotropi e anticolinergici. Ma dati i dosaggi richiesti per raggiungere un effetto accettabile contro l’ iperidrosi, gli effetti collaterali diventano insopportabili.
Invece la ionoforesi è una tecnica che applica una corrente continua di bassa intensità mediante un generatore alle palme o alle piante dei piedi, immerse in una soluzione elettrolitica progressivamente aumentata sino al massimale di 20 milliampere. La corrente ottura i condotti delle ghiandole sudoripare per un determinato lasso temporale.
L’asportazione delle ghiandole sudoripare delle ascelle è un intervento per la cura della sola iperidrosi ascellare, che mira all’asportazione delle ghiandole. I tempi di guarigione e di recupero sono piuttosto lunghi. La chirurgia del nervo simpatico si basa sull’interruzione definitiva dei nervi e nodi nervosi che trasmettono i segnali alle ghiandole sudoripare. Per ottenere tale risultato, nel corso degli anni, si sono delineati due principi: la neurocompressione, dove la capacità del nervo di trasmettere segnali viene bloccata da una o più graffette di titanio e la simpatectomia classica, nella quale il nervo e/o i gangli vengono divisi e/o coagulati con l’elettrobisturi.
L’iperidrosi va tenuta sotto controllo. E’ necessario farlo per evitare che i germi e i batteri proliferino. Altrimenti possono insorgere disturbi dermatologici come micosi cutanee, intertrigine, unghia incarnita, disidrosi, dermatite da contatto, Pitted keratolysis. La sudorazione è un’attività necessaria al corpo e svolge tre principali funzioni. La termoregolazione è la principale. Inoltre la sudorazione aiuta la funzionalità tattile e prensile ed è l’espressione dell’emotività.
Dal 22 novembre 2024 sarà in rotazione radiofonica “PIAZZALE MICHELANGELO”, il nuovo singolo di Ascanio…
Quando ci esponiamo al sole, il nostro corpo reagisce in vari modi, ma il più…
Nella fase in cui si invecchia ci sono due date fondamentali, la prima a 44…
In Friuli VG, la disponibilità turistiche degli “affitti brevi” sono circa 9.000 con una crescita…
Brutte notizie per milioni di automobilisti italiani. Sono in vista aumenti delle multe stradali fino…
Da venerdì 22 novembre 2024 sarà in rotazione radiofonica “POSACENERE”, il nuovo singolo di MERON,…