Alimentazione

I pomodori cinesi e il grano canadese non tutelano i consumatori

Pomodori cinesi al centro di un’interrogazione dell’eurodeputato del M5S Piernicola Pedicini, sul rispetto delle normative europee in merito ai controlli che vengono effettuati in Italia sul commercio di concentrato di pomodoro proveniente dalla Cina e di grano proveniente dal Canada. Nella risposta, la Commissione Ue ha fatto sapere che “gli esperti della Ue procedono ad audit negli Stati membri per verificare il funzionamento dei sistemi di controllo nazionali e per assicurarsi che le autorità nazionali adempiano ai loro obblighi di legge”.

Inoltre, ha comunicato che “la normativa dell’Ue dispone che i prodotti alimentari esportati dall’Unione debbano conformarsi alla legislazione dell’Ue in materia di sicurezza alimentare e che le autorità nazionali, nell’espletamento dei controlli all’esportazione, sono tenute a garantire che ciò avvenga”. Nell’interrogazione veniva denunciato che a Napoli arrivano treni carichi di container che trasportano confezioni di concentrato di pomodoro prodotto in Cina contenente micotossine, additivi e coloranti, e in Sicilia arrivano navi cariche di grano canadese trattato con il glifosato.

Poi, veniva chiesto alla Commissione di spiegare con che modalità le autorità italiane svolgono i controlli, in che modalità la Commissione controlla che le autorità italiane svolgano i controlli e se tali controlli vengono effettuati sul prodotto in entrata o su quello in uscita. Rispetto a questo, la Commissione ha risposto evidenziando che “le norme dell’Ue in materia di controlli ufficiali, che sono riconosciute in tutto il mondo come esempio di buone pratiche, conferiscono alle autorità nazionali preposte all’applicazione della legge e alla Commissione i poteri necessari per assicurare l’effettiva applicazione della legislazione in materia di filiera agroalimentare. Tali norme in materia di controlli – ha aggiunto l’organismo esecutivo di Bruxelles – permettono inoltre di verificare che tutte le importazioni rispettino gli stessi standard elevati dei prodotti dell’Ue e il nuovo regolamento sui controlli ufficiali che sarà applicabile da dicembre 2019 rafforzerà la normativa attuale in materia di controlli.

Il nuovo regolamento – ha precisato la Commissione – rafforza, in particolare, il sistema attuale in base al quale gli animali e le merci importati nell’Unione devono essere convogliati verso i posti di controllo frontalieri, dove verranno effettuati tutte le verifiche necessarie da parte delle autorità degli Stati membri. Tali animali e merci possono entrare nell’Unione solo se sono conformi alle prescrizioni Ue. Quando le partite vengono respinte a causa di preoccupazioni in materia di sicurezza alimentare, tutti gli Stati membri e la Commissione devono inoltre essere notificati al fine di adeguare, se del caso, le strategie di controllo pertinenti”.

Redazione

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