Il caffè, quando bevuto in quantità corrette, diventa un valido aiuto per la salute, naturalmente a seconda delle specifiche condizioni della persona. È utile berne da una tazzina fino ad massimo di tre durante l’arco della giornata. Avendo un’alta percentuale di polifenoli, sostanze antiossidanti, apporta effetti benefici all’organismo.
È utile nella prevenzione di malattie cardiovascolari, previene lo sviluppo di tumori come quello del cavo oro-faringeo, il tumore al fegato, diminuisce il rischio di cirrosi epatica, del tumore dell’endometrio e del colon.
Il caffè rappresenta specialmente per gli italiani, una delle bevande più amate. Non si rinuncia mai ad una tazzina a colazione o a fine pasto. E’ conosciuto e apprezzato per le sue qualità stimolanti offerte dalle sue particolari proprietà, in particolare la caffeina.
Occorre tenere presente che la caffeina si trova anche in molte specie vegetali, ad esempio nel cioccolato e nel thè. Quindi bisogna tenere a bada il consumo di questa bevanda.
Il caffè è utile a fine pasto in quanto facilita la digestione per il suo effetto di favorire la secrezione gastrica e biliare. È un valido aiuto in quanto contribuisce al buon funzionamento dell’apparato cardiovascolare.
Non tutti sanno forse che una giusta quantità di caffè al giorno ha effetti positivi sul dimagrimento. La caffeina infatti stimola l’eliminazione dei grassi che vengono bruciati quando si produce energia. In dosi limitate aiuta la concentrazione e l’attenzione.
Quando il caffè viene assunto in modo eccessivo causa dei problemi. Tra i principali disturbi si trova la perdita di appetito. In dosi eccessive provoca rischi alla salute, talvolta molto gravi. Può provocare problemi allo stomaco, quindi non è indicato per chi soffre di problemi come ulcera, gastrite o reflusso gastro-erofageo.
Il suo effetto stimolante non risulta affatto utile per persone che soffrono di insonnia, pressione alta o vampate di calore. Non favorisce la perdita di grassi all’organismo se viene consumato con l’utilizzo di latte o zucchero.
Un consumo eccessivo diminuisce l’assorbimento di sostanze importanti per l’organismo come il calcio e il ferro, che a lungo andare può provocare problemi. Diventa causa di anemia o patologie come l’osteoporosi.
Accaniti consumatori di caffè sviluppano il caffeinismo: è una sindrome molto simile all‘ansia. Provoca palpitazioni, insonnia, nervosismo e problemi intestinali.
Nel caso in cui ci sia astinenza da caffè si può verificare l’emicrania, ma solo se si è abituati ad un consumo eccessivo.
I chicchi di caffè, soprattutto quelli verdi e non tostati possiedono delle caratteristiche antietà. I chicchi verdi infatti possiedono un composto polifenolico importante, l’acido clorogenico che viene eliminato con la tostatura. Questo particolare polifenolo, oltre a contrastare l’invecchiamento della pelle ha effetti positivi sull‘umore.
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